La fragola è il frutto, più correttamente il falso frutto (i frutti veri e propri si identificano negli acheni, ossia i semini gialli presenti sulla superficie), di piante appartenenti alla famiglia delle Rosaceae e al genere Fragaria. La specie di fragola più diffusa è la Fragaria ananassa (o fragola da orto/giardino), ottenuta dall’incrocio tra la Fragaria virginiana nord americana e la Fragaria chiloensis o cilena.
L’origine della fragola sembra essere molto antica tanto da attestarne la presenza già a partire dal Neolitico.
Nell’antica Roma questo frutto era considerato afrodisiaco e veniva posto al centro della celebrazione in onore di Adone, perché identificava le lacrime versate da Venere sulla sua tomba.
Nel Medioevo la fragola, per la sua forma e colore, era considerata il “frutto cuore” capace di placare le passioni amorose.
Nel corso del Seicento la fragola divenne il frutto prediletto di Luigi XIV (il Re Sole), tanto che la prima rudimentale tecnica di coltivazione della pianta venne applicata proprio dai giardinieri del Re Sole, i quali estirpavano le varietà selvatiche dal bosco e le reimpiantavano nei giardini della Reggia di Versailles. L’applicazione di questo metodo rimase inalterata fino all’inizio del Settecento quando, con l’arrivo di specie extra-europee, ebbe inizio il ciclo completo di coltivazione.
Fu precisamente nel 1766 che in Francia, attraverso l’incrocio di due specie selvatiche americane, nacque la fragola attualmente conosciuta.
La fragola è un frutto primaverile ricco di proprietà nutritive ed antiossidanti, dal sapore dolce e zuccherino che lo rendono uno degli alimenti preferiti anche dai più piccoli.
Si tratta di un frutto dal modesto potere calorico, apporta prevalentemente zuccheri semplici (fruttosio) mentre il contenuto di proteine e di grassi risulta trascurabile; l’apporto di fibra ed acqua è invece notevole.
Dal punto di vista salino, la fragola contiene ottime quantità di manganese (minerale fondamentale per la crescita delle ossa e delle articolazioni, per la sintesi del collagene e per il metabolismo di glucidi, grassi e steroidi) mentre, per quel che concerne le vitamine, si evidenziano notevoli concentrazioni di acido folico e di acido ascorbico (vitamina C). Quest’ultima molecola è uno dei principali costituenti antiossidanti delle fragole, essenziale per il nostro sistema immunitario coinvolta anche nella sintesi del collagene e nell’assimilazione del ferro da parte dei globuli rossi.
Altre importanti sostanze antiossidanti contenute nelle fragole sono i flavonoidi, in particolare la fisetina la cui interazione con l’organismo umano è stata osservata in caso di malattia di Alzheimer, di diabete mellito di tipo 2, di ipercolesterolemia, ecc. I risultati sono ancora in fase di chiarimento ma sembra che la fisetina possa vantare proprietà antiaging, anticancerose, antiossidanti, antinfiammatorie ed antivirali.
La fragola, tra i frutti primaverili-estivi, è quello più ricco di composti bioattvi dalle formidabili proprietà antiossidanti, cerchiamo di non farlo mancare nell’ambito di una dieta bilanciata, equilibrata e variegata.